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venerdì 18 maggio 2012

Penguin Update




Il Penguin Update è giunto come una gelata in piena primavera su molte SERP, non solo internazionali ma anche italiane.
In molti si sono ritrovati a riscrivere intere pagine di siti, visto il declassamento nella Serp, altri hanno visto incrementare le loro visite e di conseguenza i loro fatturati con pagine di sito prima addirittura trascurate.
Lo scenario è cambiato, e in molti ci chiediamo quali sono le dritte da seguire per rimanere a galla in questo mondo digitale in continua evoluzione, sempre per rimanere dietro il colosso Google, forse chi in passato a pensato di adottare strategie per bing, yahoo, e altri motori di ricerca, se penalizzato da google potrà trovare comunque conforto, ma ancora per poco.
Si moltiplicano i post, gli articoli, i consigli SEO (a volte non richiesti), i commenti su forum, blog e le immancabili agenzie che promettono una copertura anti-gelo totale dal temibile nuovo algoritmo di Google, che dopo il Panda sta radicalmente cambiando lo scenario.
A un mese dall'annuncio di Matt Cutts mi ritrovo a riscrive sull'argomento dopo una tempestiva e forse parziale informativa lasciata tempo fa, dato l’enorme rumor che sta generando in rete questo aggiornamento.
Il succo del discorso di Cuttus può essere racchiuso nelle seguenti parole: Con l'obiettivo di ottenere più traffico, alcuni siti Internet usano tecniche che non pongono gli utenti come beneficiari; l'intento è quello di sfruttare scorciatoie per avere un posizionamento migliore rispetto a quello che dovrebbe competere alla pagina.
Dopo il Panda, il Pinguino o meglio Penguin Update, una sorta di gioco di parole o animaletti che forse vede Google adottare una strategia nascosta, ma così non è stato, i contenuti duplicati, la sovra-ottimizzazione, i Link Building innaturali stanno retrocedendo molti siti che non fanno buon SEO.
Sarebbe facile dire di evitare troppi ads e altre campagne a pagamento, di avere contenuti freschi e non scopiazzati, e di essere su Google +, ma allo stesso tempo vorrei riflettere sull'Ottica del SEO stesso, come non attivare una PPC, magari su google stesso, se stiamo stati retrocessi di posizioni? Forse la risposta è proprio questa, forse google vuole incrementare i suoi fatturati spingendoci a spendere e investire nel motore stesso.
Come gestire una campagna SMM su google+ visto la forte presenza di FaceBook, che sta aumentando l'utenza giorno dopo giorno, come un uomo che diventa grande, per non parlare del fatto che G+ a oggi è ancora restio nell'esplosione in Italia.
A riguardo dei contenuti, certo non è una novità, la regola base: "content is king" ormai è diventata un elemento imprescindile per chi fa Seo.
In molti non parlano di un punto decisivo nel nuovo algoritmo, l'usabilità che i siti devono avere nei confronti dell'utenza, al di là di un buon testo scritto in ottica seo, c'è bisogno di un testo che sia comprensibile all'utente, un testo inserito in pagine web dalla facile navigabilità, google con questo fattore vuol dare migliori risultati agli utenti del suo motore di ricerca.
Dalla usabilità alla facile individuazione da parte dei robot di google di tecniche black out usate da soggetti che applicano ancora un seo scorretto, con testi nascosti che ormai non sono più accettabili, scambi link senza limiti, spingendo fortemente la link popularity e provando a scalare il proprio PageRank ormai messo in secondo piano, secondo il mio punto di vista.
Pratiche Seo e Sem basate su un ottima ottimizzazione delle singole pagine del sito, scusate il gioco di parole, trovano di fronte il muro del nuovo algoritmo che vede dosare le giuste quantità di link in entrata, utilizzo dei tag h1 e gli altri, dei metatag keyword, description, del tag alt, e del title, considerando sempre url che seguendo l'ottima del url friendly dovrà contenere le giuste key, ma allo stesso tempo essere comprensibile all'utente, senza creare url lunghi per rafforzare la densità.
Una densità delle keyword che deve essere rivista in tutto il sito, utilizzando sinonimi che la gente stessa utilizza, questo perché non ci dobbiamo dimenticare che google è orienta verso i social.
Densità delle parole chiavi che vede la definitiva punizione di fronte al key stuffed, ormai il seo è diventato anche una scommessa di personaggi che fanno della lingua italiana il loro forte.
Altre nozioni potrebbero essere viste nello stesso black out seo, che in molti vendono come oro, ma che ormai è diventato un arma a doppio taglio, certo se bene trattato, riesce non solo a scappare alle penalizzazioni, ma allo stesso tempo a dare frutti ben subito visibili.
Strategie di scambio link, di gestione tag, di condivisione di post partenti dai siti, sui social, su FB per dare anche un impronta prettamente "social" e g+ per seguire google, e dare a lui contenuti da posizionare, senza dimenticare twitter, linkedin, youtube (ormai il motore video di google) e pinterest, tutte strategie da seguire perché il nuovo algoritmo è un aggiornamento del Panda, è il punto cruciale del panda è stato proprio il tema social, vedi la nascita di google+.
Attenzione allo snippet, ormai sempre più importante, e al di là di chi strategicamente, inserisce contenuti utili per un diretto contatto da parte dell'utenza, sembra essersi rinnovato, come se google stia tornando a dare più valore al metatag description.
Ebbene citare anche lo sviluppo dell'html5 o meglio aggiornamento di tutto quello che conosciamo relativamente al codice, e degli stessi CMS, molti gratuiti, ma con altissime e dinamiche prestazioni, forse anche questi punti hanno spinto google verso la stessa direzione delle tecnologia di scrittura sul web, quindi una maggiore infrastruttura digitale, significa anche una maggiore usabilità per l'utente.
L'unico consiglio che mi sento di darvi, e che sicuramente google vedrà di buon auspicio e di continuare a effettuare tutte quelle operazione online e offline che sono alla base del seo, ma con una maggiore accortezza,  effettuare scambio link tramite lo scambio di articoli, ben scritti, con le giuste parole chiavi, 3/4 ancor text diversi, su pagine del sito diverse dalla home, senza stressare la stessa, e condividere il tutto su google plus oltre che sui normali social.
In caso di penalizzazioni già in corso vi consiglio di riguardare le pagine del sito e porvi le seguenti domande:
Quali link esterni potrebbero penalizzarmi ? I miei contenuti sono tutti originali ? Ogni contenuti ha qualche link ad altri approfondimenti interni delle parole chiave del titolo e dell’url dell’articolo ? Cosa potrei fare e cosa fanno i miei concorrenti per dare più interessi ai loro utenti?
La risposta, lo studio, e l'informazione dello stessi web è la soluzione, intanto tornerò a breve a scrivere sull'argomento. :-)
Tutto questo che dico, è frutto di un esperienza personale nel seo, nel web marketing e nel mondo digitare, un esperienza che mi vede ogni giorno rincorrere articoli e news sull'argomento, e che in queste ore mi vede fortemente impegnato per capire dove andremo a finire nel calderone di google, e come reggere le penalizzazioni, un esperienza fatta dalla realtà, e dal fatto che tocco con le mie mani siti, pagine web e html.
dott. angelo raffaele mastropierro
3802543199
info@tattichemarketing.com

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